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mercoledì 9 marzo 2011

Compravendite di case e mutui in diminuzione del 3,4% e dell'1,9%

ROMA - Mutui e compravendite immobiliari di nuovo in calo nel terzo trimestre del 2010, dopo l'andamento positivo registrato nella prima metà dell'anno che pure non era stato sufficiente pure a riportare il volume delle transazioni sui volumi raggiunti nel 2006, prima dell'avvio della fase di discesa. L'Istat ha reso noto che nel periodo luglio-settembre le compravendite sono diminuite del 3,4% rispetto agli stessi mesi del 2009 e il numero dei mutui per l'acquisto di immobili sono calati dell'1,9%.

Compravendite. Nel terzo trimestre 2010 le convenzioni relative a compravendite di unità immobiliari sono risultate pari a 168.933. Nel complesso, il numero delle compravendite stipulate nei primi nove mesi dell'anno scorso (586.801) aumenta leggermente (+0,6%) rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2009 (583.459).

Il 93,6% delle convenzioni effettuate nel periodo considerato (158.122) riguarda immobili ad uso abitazione ed accessori, il 5,7% (9.659) unità immobiliari ad uso economico. Per la prima tipologia, dopo un periodo di risalita, si rileva una diminuzione tendenziale del 2,7%. Le compravendite di immobili ad uso economico, contrassegnate da una flessione pari all'11,6%, accentuano invece l'andamento negativo che aveva caratterizzato anche i primi due trimestri del 2010. In totale, nel periodo compreso tra gennaio e settembre, il numero delle compravendite di questo tipo è inferiore del 6,9% rispetto al livello riscontrato nello stesso periodo del 2009. Ed è il più basso dal 1997.

Nel terzo trimestre 2010, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, le compravendite totali di unità immobiliari diminuiscono in maggior misura al Sud (-11,7%) e nelle Isole (-16,1%), mentre sono in aumento di circa un punto percentuale al Nord-Ovest (+0,7%) e al Nord-Est (+1,1%) e sostanzialmente stabili al Centro (-0,4%). Questo andamento si evidenzia, in linea di massima, anche per le compravendite di unità immobiliari ad uso abitazione. Per quelle ad uso economico tutte le ripartizioni territoriali presentano tassi tendenziali negativi, ma le regioni del Sud e le Isole (rispettivamente a -21,5% e -20,6%) mostrano flessioni maggiori e quasi doppie rispetto alla media nazionale: -7,9% al Centro, -7,6% nel Nord-Ovest e -8,7% nel Nord-Est.

Le compravendite effettuate nel territorio delle città metropolitane sono sostanzialmente stabili (-0,2%), mentre sono diminuite del 5,5% quelle stipulate altrove.

Mutui. Sempre nel terzo trimestre 2010 sono stati stipulati 171.689 mutui, di cui 101.973 (pari al 59,4%) con costituzione di ipoteca immobiliare e 69.716 (40,6%) senza costituzione di ipoteca immobiliare. Il numero totale dei mutui è diminuito dell'1,9% rispetto al terzo trimestre 2009. In particolare, i mutui con costituzione di ipoteca immobiliare presentano una flessione dell'1,7%, quelli non garantiti da ipoteca immobiliare del 2,2%. Questi dati segnano una battuta di arresto della ripresa tendenziale del fenomeno iniziata negli ultimi tre mesi del 2009 e proseguita fino al secondo trimestre 2010. Complessivamente, nei primi nove mesi del 2010 sono stati concessi 561.922 mutui contro i 535.473 stipulati nello stesso periodo del 2009, con un aumento del 4,9%.
I mutui senza costituzione di ipoteca immobiliare registrano una variazione tendenziale positiva (+0,7%) soltanto al Centro. Il calo è sensibilmente superiore alla media nazionale nel Nord-Est (-6,9%) e di poco superiore nelle Isole (-2,5%). Valori negativi meno accentuati si osservano nel Nord-Ovest (-0,9%) e nel Sud (-1,5%).

Per i mutui garantiti da costituzione di ipoteca immobiliare, la flessione tendenziale risulta superiore alla media italiana nelle Isole (-5,4%), nel Nord-est (-5,1%) e nel Sud (-3,5%); inferiore al Centro (-0,6%). Solamente il Nord-Ovest si caratterizza per una variazione tendenziale positiva e pari al +2,3%. Per quanto riguarda la tipologia di archivio notarile distrettuale, gli incrementi tendenziali del fenomeno interessano unicamente gli archivi aventi sede nelle città metropolitane (rispettivamente +2,2% per i mutui senza ipoteca immobiliare e +2,1% per quelli garantiti da ipoteca), mentre nei restanti archivi notarili si registrano variazioni tendenziali negative: rispettivamente -4,7% e -4%.


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