Blog di protesta contro il sistema partitico che sta rovinando la Liguria, blog contro i dilettanti della politica che infestano la nostra Regione...

mercoledì 23 marzo 2011

“Finanziamento del deficit” ed inflazione

Questo scritto lo ritengo molto prezioso ed una cartina tornasole per coloro che vogliono andare a fondo delle meccaniche dell’inflazione. E soprattutto per capire come è nato il mito de “il governo vi renderà tutti ricchi col finanziamento del deficit”.
Questo articolo è un’estratto da Ludwig von Mises on Money and Inflation: A Synthesis of Several Lectures, redatto da Bettina Bien Greaves. Questa lettura è stata data al Foundation for Economic Education (FEE)



di Ludwig von Mises & Bettina Bien Greaves
Presumo che voi sappiate come il sistema bancario si sia sviluppato e come le banche hanno potuto migliorare i servizi con l’oro, trasferendo asset da un’individuo ad un altro nei libri delle banche. Quando si studia lo sviluppo della storia del denaro si scoprirà che ci furono paesi in cui c’erano sistemi dove tutti i pagamenti erano fatti con transazioni nei libri della banca, o di diverse banche. Gli individui aprivano un conto in queste banche pagando oro. C’è una quantità d’oro limitata, così i pagamenti che erano fatti sono limitati. Ed era possibile trasferire oro da un conto di un uomo al conto di un altro. …
Ma poi il governo ha iniziato qualcosa che posso solo descrivere con parole generiche. Il governo ha iniziato ad emettere carta, che doveva ricoprire il ruolo, o svolgere il servizio, del denaro. Quando le persone compravano qualcosa si aspettavano di ricevere dalla loro banca una certa quantità d’oro per pagare con esso. Ma il governo chiese, Qual’è la differenza se le persone davvero prendono oro o se prendono un titolo dalla banca che consegna loro il diritto di richiedere oro? Sembrerà lo stesso per loro.
Così il governo emetteva cartamoneta, o dava alla banca il privilegio di emettere cartamoneta, che dava al ricevente il diritto di richiedere oro. Ciò portava ad un’aumento nel numero di banconote di carta che davano al portatore il diritto di richiedere oro.
Non tanto tempo fa il nostro governo proclamò un nuovo metodo per rendere tutti ricchi: un metodo chiamato “finanziamento del deficit”. Questa è una parola meravigliosa. Sapete, i termini tecnici hanno la cattiva abitudine di non essere capiti dalle persone.
Il governo ed i giornalisti che scrivevano per il governo ci hanno raccontato di questo “finanziamento del deficit”. E’ stato meraviglioso! Era considerato qualcosa che avrebbe migliorato le condizioni nell’intero paese. Ma se si traducesse ciò in parole più comuni, col linguaggio dell’ignorante, allora si direbbe “stampare moneta”. Il governo dice che ciò è solo causa di una mancanza d’istruzione; se si avesse un’istruzione non si direbbe “stampare denaro”; si direbbe invece “finanziamento del deficit” oppure “spesa a deficit”.
Che significa questo? Deficit! Ciò vuol dire che il governo spende più di quello che raccoglie dalle tasse e dai prestiti delle persone; vuol dire che il governo spende per tutte quelle cose per cui il governo vuole spendere. Ciò vuol dire inflazione, spingere più denaro sul mercato; non importa per quale fine. E ciò vuol dire ridurre il potere d’acquisto di ogni unità monetaria. Invece di raccogliere denaro che il governo vorrebbe spendere, il governo fabbricherebbe il denaro. Stampare denaro è la cosa più facile. Ogni governo è abbastanza intelligente per farlo.
Se il governo vuole sborsare più denaro rispetto a prima, se vuole comprare più merci per qualche scopo o aumentare i salari degli impiegati di governo, nessuna altra strada gli è aperta in condizioni normali se non quella di raccogliere più tasse ed usare questo incremento di entrate per pagare, per esempio, salari più alti ai suoi impiegati. Il fatto che le persone debbano pagare tasse più alte cosicché il governo possa pagare salari più alti ai suoi impiegati vuol dire che i singoli contribuenti sono forzati a restringere le loro spese.
Questo restringimento di acquisti da parte dei contribuenti annulla l’espansione di acquisti da parte di quelli che ricevono il denaro raccolto dal governo. Così questa semplice contrazione della spesa da parte di qualcuno, in questo caso dai contribuenti ai quali viene preso il denaro per darlo ad altri, non causa un cambiamento generale nei prezzi.
La questione è che l’individuo non può fare nulla nella macchina inflazionaria e nel relativo meccanismo di funzionamento. Ciò è fatto dal governo. Il governo “controlla” l’inflazione. E se il governo si lamenta del fatto che i prezzi stanno salendo e nomina commissioni di uomini acculturati per combattere contro l’inflazione, noi dovremmo soltanto dire “Nessun’altro che tu, governo, causa l’inflazione, lo sai”.
Dall’altra parte, se il governo non aumenta le tasse, non incrementa le sue normali entrate, ma stampa una quantità di denaro addizionale e lo distribuisce agli impiegati di governo, compratori addizionali appaiono sul mercato. Il numero di compratori è aumentato come risultato, mentre la quantità di beni offerti per la vendita riamane la stessa. I prezzi necessariamente vanno su, perchè ci sono più persone con più denaro che richiedono merci che non sono aumentate nell’offerta.
Il governo non parla di incremento nella quantità di denaro come “inflazione”: chiama “inflazione” il fatto che i prezzi delle merci sono aumentati. Il governo poi chiede, Chi è il responsabile per questa “inflazione”, cioè, per i prezzi più alti? La risposta — “cattive” persone; potrebbero non sapere il perchè i prezzi stanno salendo, ma ciò nonostante stanno mentendo chiedendo la ragione dei prezzi alti.
La miglior prova che l’inflazione, l’aumento nella quantità di denaro, è molto negativa è il fatto che coloro che stanno facendo l’inflazione negano sempre, con il più grande fervore, che sono responsabili. “Inflazione?” essi chiedono. “Oh! Questo è quello che voi state facendo, perchè voi state chiedendo per i prezzi più alti. Noi non sappiamo perchè i prezzi stanno salendo. Ci sono persone cattive che stanno facendo salire i prezzi. Ma non il governo!”.
Ed il governo dice: “Prezzi più alti? Guardate queste persone, questa corporazione, quest’uomo cattivo, il presidente di questa corporazione…” Anche se il governo incolpasse i sindacati — non voglio parlare dei sindacati — dovremmo riconoscere che i sindacati non possono aumentare la quantità di denaro. E, di conseguenza, tutte le attività dei sindacati sono entro la struttura che è costruita dal governo nell’influenzare la quantità di denaro.
La situazione, la situazione politica, la discussione del problema dell’inflazione, sarebbe molto diversa se le persone che stanno creando l’inflazione, il governo, dicessero apertamente: “Si, lo stiamo facendo. Stiamo creando inflazione. Sfortunatamente dobbiamo spendere di più rispetto a quello per cui le persone sono preparate a pagare in tasse”. Ma non dicono ciò. Non dicono nemmeno a nessuno che: “Abbiamo aumentato la quantità di denaro. Stiamo aumentando la quantità di denaro perchè stiamo spendendo sempre di più rispetto a quello che voi ci pagate”. E questo ci porta ad un problema che è puramente politico:
Coloro nelle cui tasche va il denaro aggiuntivo approfitta prima della situazione, mentre gli altri sono costretti a restringere le loro spese. Il governo non ammette ciò; non dice: “Abbiamo aumentato la quantità di denaro e, perciò, i prezzi stanno salendo”. Il governo inizia a dire: “I prezzi stanno salendo. Perchè? Perchè le persone sono cattive. E’ dovere del governo impedire alle persone cattive di causare questo movimento al rialzo dei prezzi, questa inflazione. Chi lo può fare? Il governo!”.
Poi il governo dice: “Impediremo lo sciacallaggio e tutte queste cose. Queste persone, gli approfittatori, sono quelli che stanno creando inflazione; loro stanno chiedendo prezzi più alti”. Ed il governo elabora “linee guida” per quelli che non desiderano essere nel torto con il governo. Poi aggiunge che ciò è colpa delle “pressioni inflazionistiche”. Hanno inventato molti altri termini di cui non ricordo il nome, termini sciocchi, per descrivere questa situazione — “inflazione spinta dai costi”, “pressioni inflazionistiche”, e così via. Nessuno sa cosa sia una “pressione inflazionistica”; non è mai stata definita.[1] Ciò che è chiaro, è cosa l’inflazione sia.
L’inflazione è un’aggiunta considerevole alla quantità di denaro in circolazione… E questo sistema può funzionare per qualche tempo, ma solo se c’è un qualche potere che restringe il desiderio del governo di espandere la quantità di denaro e sia abbastanza potente da avere successo al riguardo. I mali che sono ammessi dal governo, dai suoi aiutanti, dalle sue commissioni, ecc., sono connessi con questa inflazione, ma non nel modo in cui sono presentati.
Ciò mostra che l’intenzione dei governi… è di nascondere la causa reale di ciò che accade. Se vogliamo avere una moneta che sia accettabile sul mercato come mezzo di scambio, deve essere qualcosa che non può essere aumentato con un profitto da nessuno, sia dal governo che dai cittadini. I peggiori fallimenti della moneta, le peggiori cose fatte alla moneta, non sono state fatte da criminali ma dai governi, che molto spesso dovrebbero essere considerati, in linea di massima, ignotantoni ma non criminali.



tradotto da Johnny’s Cloaca
link originale: http://johnnycloaca.blogspot.com/2010/11/finanziamento-del-deficit-ed-inflazione.html

per gentile concessione di : http://riechoblog.wordpress.com/

Nessun commento:

Posta un commento

Post più popolari

Tea Party Italia

Il movimento Tea Party Italia ha adottato come suo slogan ufficiale: "Meno tasse, più libertà!". Una formula semplice che tuttavia racchiude tutte le rivendicazioni che intendiamo portare avanti.Ci poniamo innanzitutto contro l'esosa tassazione italiana: quel fisco che diventa un vero e proprio socio invisibile che pretende - e ottiene, sotto la minaccia del ricorso alla forza - oltre il 50% del frutto del nostro lavoro, del nostro impegno e del nostro tempo, rubandoci così la speranza di un futuro in cui vogliamo essere i soli protagonisti delle nostre vite.Chiediamo una riforma fiscale che miri ad un taglio netto delle tasse e che permetta dunque a tutti (lavoratori autonomi e dipendenti) di avere più soldi in tasca a disposizione per scegliere servizi offerti in regime di libero mercato e non imposti dall'alto.Il movimento Tea Party Italia reclama l'autonomia personale e la responabilità individuale di ciascuno: lo stato italiano ci tratta come bambini da educare (se non plagiare), tener buoni e far finta di proteggere. Bambini a cui non è consentita nemmeno la possibilità di provare ad essere responsabili di se stessi, ma che devono essere indirizzati a servizi, ideologie, informazione e istruzione già predefinite.Vogliamo che lo stato ci tratti invece da adulti: vogliamo la libertà di scegliere scuola, e sanità, pensioni e la facoltà di vivere in paese in cui vige la regola del libero mercato e non del clientelismo e dell'apparato.Vogliamo che i nostri successi e i nostri fallimenti siano da imputare esclusivamente a noi stessi e non a qualcuno che vorrebbe governare dall'alto le nostre vite.Noi diffidiamo dallo stato che dice di agire "per il nostro bene", perchè crediamo di essere gli unici a sapere cosa è bene per noi stessi.Vogliamo, in sintesi, più libertà: che spesso si può tradurre in "meno stato" nelle nostre vite. Non un governo migliore, ma un governo che governi meno."Il nostro Progetto di Libertà" - Manifesto dei Tea Party

Che cos' la Rivoluzione Digitale

Con rivoluzione digitale si intende la propagazione a macchia d'olio che hanno avuto i vari prodotti digitali e tutta quella serie di cambiamenti sociali, economici e politici avvenuti in merito all'avvento della digitalizzazione di gran parte degli accessi all'informazione. La rivoluzione digitale, avviata con la nascita del linguaggio binario comune a tutti i media che viene sempre più utilizzato per trasformare i mezzi di comunicazione tradizionali e per crearne di nuovi, ha contribuito a mutare profondamente il concetto di comunicazione. Grazie allo sviluppo di devices interattivi, quali il World Wide Web, digitale terrestre, smartphone, si è assistito alla proliferazione e alla moltiplicazione di canali d'accesso all'informazione che hanno cambiato le modalità in cui avviene l'atto comunicativo. La rivoluzione digitale ha, inoltre, mutato enormemente l'approccio alla cultura, al lavoro e al tempo libero: in tutti gli ambiti della vita sociale è diventata indispensabile e ovvia la digitalizzazione dell'informazione. Non si tratta dunque di un evento tecnologico che fa discutere il mondo della ricerca, ma ormai è un avvenimento che guida la trasformazione della società in tutte le sue forme. Cambia il rapporto tra le persone, modifica la comunicazione tra lo Stato e i cittadini e porta grandi trasformazioni al mondo del lavoro.

La rivoluzione digitale ha come punto di partenza il computer che non è solo principalmente uno strumento per rappresentare in forma statica i dati, ma diventa uno strumento potentissimo per lavorare sull'informazione. La convergenza al digitale (trasformazione dell'informazione in formato digitale) è il fulcro della rivoluzione digitale con cui le informazioni di tipo diverso vengono scritte attraverso lo stesso linguaggio di base (il linguaggio dei bit) e gestite attraverso lo stesso strumento (il computer). La convergenza al digitale (intesa come il progressivo trasferimento verso il formato digitale di tipologie diverse di informazione tradizionalmente collegate a media diversi) rende possibile una integrazione strettissima e totalmente inedita fra codici e linguaggi estremamente lontani tra loro. Questo processo non è da considerare come il frutto automatico di un mero progresso tecnologico; dal momento che esso coinvolge direttamente i modi di rappresentare, scambiare e organizzare l'informazione, la rivoluzione digitale non va intesa come una semplice riformulazione in un linguaggio nuovo di una realtà preesistente: ha forme nuove rese possibili dalla tecnologia, ma è frutto di scelte che non sono né unicamente né principalmente tecnologiche.

Lettori fissi

Archivio blog

Informazioni personali

La mia foto
Ed Wood è un cinico che non crede più a niente se non al suo lavoro e a qualche persona. Giovanissimo inizia a fare politica e ha peregrinato in vari movimenti in cerca di risposte.Un'esperienza politica traumatica in un movimento di dilettanti lo ha fatti riflettere sul futuro della politica e della sua terra ed è per questo che ha deciso di intraprendere la protesa diigitale in quanto internet, a differenza di televisione, radio e giornali, è veramente libero. Non ci potranno mai imbavagliare!!!


Post più popolari

Cerca nel blog

Powered by Blogger.

Pagine

Visualizzazioni totali