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domenica 6 marzo 2011

ConfContribuenti: lettera alle associazioni di categoria

Gentili Signore e Signori,
in occasione delle elezioni comunali del 15 maggio 2011, noi di ConfContribuenti e Tea Party Italia organizziamo un’iniziativa a difesa dei contribuenti: chiederemo ai singoli candidati di impegnarsi formalmente ad abbassare la spesa pubblica e la tassazione comunale. Dopo le elezioni i firmatari eletti verranno monitorati e lodati o criticati pubblicamente a seconda che abbiano rispettato o violato l’impegno preso.
ConfContribuenti e Tea Party Italia sono associazioni apartitiche, non supportano alcuna lista o partito, ma solo i singoli candidati disposti ad impegnarsi per l’abbassamento delle imposte, di qualunque schieramento essi siano.
In quanto imprenditori, i vostri associati sono anche contribuenti. Questa iniziativa va quindi anche nel loro interesse. Un’adesione da parte della vostra associazione di categoria renderebbe più autorevole ed efficace l’iniziativa sotto ogni aspetto: da un lato i candidati sarebbero maggiormente tentati a sottoscrivere l’impegno, confidando di aumentare il loro consenso elettorale, dall’altro lato aumenterebbe il “peso contrattuale” dei contribuenti e l’efficacia della richiesta di riduzione della tassazione e degli sprechi.
Va rilevato il fatto che in campagna elettorale i candidati cercano di differenziarsi dai loro colleghi di partito per guadagnare le preferenze necessarie all’elezione. Come abbiamo avuto modo di sperimentare nel progetto pilota organizzato da ConfContribuenti per le regionali, la sottoscrizione di un impegno formale ad abbassare le tasse viene quindi divulgata dai candidati stessi.
Con l’adesione della vostra associazione di categoria all’iniziativa a difesa dei contribuenti vi chiediamo due cose:1)       che ci autorizzate a rendere pubblica tale adesione nell’ambito della comunicazione che porremo in essere
2)       che divulgate l’iniziativa e la vostra adesione tra i vostri associati nell’ambito della vostra normale comunicazione interna.
Non è richiesto alcun impegno economico da parte vostra: la vostra adesione sarà limitata ai due punti qui indicati e non comporterà alcuna autorizzazione ad utilizzare il vostro nome in nessun’altra occasione o nostra iniziativa.
Certi che l’iniziativa possa destare il vostro interesse, siamo disponibili per qualsiasi domanda e chiarimento all’indirizzo segreteria@confcontribuenti.eu Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .
Vi preghiamo di darci una risposta in tempi adeguati (le liste saranno rese note a metà aprile, ma buona parte dei candidati sindaco sono già noti).

Cordiali saluti,
ConfContribuenti
Tea Party Italia


Ho pubblicato questa iniziativa perchè la ritengo ottima, spero che venga recepita. Un augurio alla ConfContribuenti e ai Tea Party Italia.

EdWood

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Tea Party Italia

Il movimento Tea Party Italia ha adottato come suo slogan ufficiale: "Meno tasse, più libertà!". Una formula semplice che tuttavia racchiude tutte le rivendicazioni che intendiamo portare avanti.Ci poniamo innanzitutto contro l'esosa tassazione italiana: quel fisco che diventa un vero e proprio socio invisibile che pretende - e ottiene, sotto la minaccia del ricorso alla forza - oltre il 50% del frutto del nostro lavoro, del nostro impegno e del nostro tempo, rubandoci così la speranza di un futuro in cui vogliamo essere i soli protagonisti delle nostre vite.Chiediamo una riforma fiscale che miri ad un taglio netto delle tasse e che permetta dunque a tutti (lavoratori autonomi e dipendenti) di avere più soldi in tasca a disposizione per scegliere servizi offerti in regime di libero mercato e non imposti dall'alto.Il movimento Tea Party Italia reclama l'autonomia personale e la responabilità individuale di ciascuno: lo stato italiano ci tratta come bambini da educare (se non plagiare), tener buoni e far finta di proteggere. Bambini a cui non è consentita nemmeno la possibilità di provare ad essere responsabili di se stessi, ma che devono essere indirizzati a servizi, ideologie, informazione e istruzione già predefinite.Vogliamo che lo stato ci tratti invece da adulti: vogliamo la libertà di scegliere scuola, e sanità, pensioni e la facoltà di vivere in paese in cui vige la regola del libero mercato e non del clientelismo e dell'apparato.Vogliamo che i nostri successi e i nostri fallimenti siano da imputare esclusivamente a noi stessi e non a qualcuno che vorrebbe governare dall'alto le nostre vite.Noi diffidiamo dallo stato che dice di agire "per il nostro bene", perchè crediamo di essere gli unici a sapere cosa è bene per noi stessi.Vogliamo, in sintesi, più libertà: che spesso si può tradurre in "meno stato" nelle nostre vite. Non un governo migliore, ma un governo che governi meno."Il nostro Progetto di Libertà" - Manifesto dei Tea Party

Che cos' la Rivoluzione Digitale

Con rivoluzione digitale si intende la propagazione a macchia d'olio che hanno avuto i vari prodotti digitali e tutta quella serie di cambiamenti sociali, economici e politici avvenuti in merito all'avvento della digitalizzazione di gran parte degli accessi all'informazione. La rivoluzione digitale, avviata con la nascita del linguaggio binario comune a tutti i media che viene sempre più utilizzato per trasformare i mezzi di comunicazione tradizionali e per crearne di nuovi, ha contribuito a mutare profondamente il concetto di comunicazione. Grazie allo sviluppo di devices interattivi, quali il World Wide Web, digitale terrestre, smartphone, si è assistito alla proliferazione e alla moltiplicazione di canali d'accesso all'informazione che hanno cambiato le modalità in cui avviene l'atto comunicativo. La rivoluzione digitale ha, inoltre, mutato enormemente l'approccio alla cultura, al lavoro e al tempo libero: in tutti gli ambiti della vita sociale è diventata indispensabile e ovvia la digitalizzazione dell'informazione. Non si tratta dunque di un evento tecnologico che fa discutere il mondo della ricerca, ma ormai è un avvenimento che guida la trasformazione della società in tutte le sue forme. Cambia il rapporto tra le persone, modifica la comunicazione tra lo Stato e i cittadini e porta grandi trasformazioni al mondo del lavoro.

La rivoluzione digitale ha come punto di partenza il computer che non è solo principalmente uno strumento per rappresentare in forma statica i dati, ma diventa uno strumento potentissimo per lavorare sull'informazione. La convergenza al digitale (trasformazione dell'informazione in formato digitale) è il fulcro della rivoluzione digitale con cui le informazioni di tipo diverso vengono scritte attraverso lo stesso linguaggio di base (il linguaggio dei bit) e gestite attraverso lo stesso strumento (il computer). La convergenza al digitale (intesa come il progressivo trasferimento verso il formato digitale di tipologie diverse di informazione tradizionalmente collegate a media diversi) rende possibile una integrazione strettissima e totalmente inedita fra codici e linguaggi estremamente lontani tra loro. Questo processo non è da considerare come il frutto automatico di un mero progresso tecnologico; dal momento che esso coinvolge direttamente i modi di rappresentare, scambiare e organizzare l'informazione, la rivoluzione digitale non va intesa come una semplice riformulazione in un linguaggio nuovo di una realtà preesistente: ha forme nuove rese possibili dalla tecnologia, ma è frutto di scelte che non sono né unicamente né principalmente tecnologiche.

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Ed Wood è un cinico che non crede più a niente se non al suo lavoro e a qualche persona. Giovanissimo inizia a fare politica e ha peregrinato in vari movimenti in cerca di risposte.Un'esperienza politica traumatica in un movimento di dilettanti lo ha fatti riflettere sul futuro della politica e della sua terra ed è per questo che ha deciso di intraprendere la protesa diigitale in quanto internet, a differenza di televisione, radio e giornali, è veramente libero. Non ci potranno mai imbavagliare!!!


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