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mercoledì 9 marzo 2011

Egitto: in scontri religiosi 10 morti

MILANO - È salito a dieci morti e 110 feriti il bilancio degli scontri religiosi al Cairo di martedì sera. Lo rende noto il ministero della Sanità egiziano. All'Ansa l'attivista e l'avvocato copto Naguib Gabrail ha affermato che almeno otto delle vittime sono cristiani copti. Marterdì sera le prime notizie parlavano solo di una donna copta deceduta nei tafferugli fra cristiani e musulmani nel quartiere Moqattam al Cairo, nell'ambito delle tensioni interreligiose riesplose venerdì dopo l'incendio di una chiesa. Gli scontri sono scoppiati quando decine di musulmani salafiti hanno attaccato i copti, che manifestavano a Moqattam, quartiere povero a maggioranza cristiana nella parte orientale della capitale egiziana. I copti, che protestano per gli atti di violenza subiti, l'ultimo dei quali l'incendio della chiesa, avevano bloccato una via di grande comunicazione. I musulmani hanno iniziato a tirare pietre. I militari, presenti sul posto, hanno sparato in aria per tentare di far cessare i tafferugli. Secondo un sacerdote copto, tutte le vittime presentano ferite da armi da fuoco.

SCONTRI - L'attivista copto ha anche riferito all'Ansa che sono in mercoledì mattina 4 mila manifestanti si sono presentati davanti alla sede della televisione egiziana di Stato, dove stazionano da ormai quattro giorni. Sul bilancio degli scontri in nottata, le cifre, però, sono discordanti. Alcune fonti della sicurezza parlano di due morti, mentre fonti ufficiali, al momento, riferiscono solo di una cinquantina di feriti. In nottata, sempre secondo fonti della sicurezza, è stato rilasciato il religioso copto arrestato con l'accusa di aver falsificato i documenti di una donna cristiana convertita all'islam, e la cui liberazione i manifestanti hanno chiesto per giorni. (fonte: Ansa)

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Che cos' la Rivoluzione Digitale

Con rivoluzione digitale si intende la propagazione a macchia d'olio che hanno avuto i vari prodotti digitali e tutta quella serie di cambiamenti sociali, economici e politici avvenuti in merito all'avvento della digitalizzazione di gran parte degli accessi all'informazione. La rivoluzione digitale, avviata con la nascita del linguaggio binario comune a tutti i media che viene sempre più utilizzato per trasformare i mezzi di comunicazione tradizionali e per crearne di nuovi, ha contribuito a mutare profondamente il concetto di comunicazione. Grazie allo sviluppo di devices interattivi, quali il World Wide Web, digitale terrestre, smartphone, si è assistito alla proliferazione e alla moltiplicazione di canali d'accesso all'informazione che hanno cambiato le modalità in cui avviene l'atto comunicativo. La rivoluzione digitale ha, inoltre, mutato enormemente l'approccio alla cultura, al lavoro e al tempo libero: in tutti gli ambiti della vita sociale è diventata indispensabile e ovvia la digitalizzazione dell'informazione. Non si tratta dunque di un evento tecnologico che fa discutere il mondo della ricerca, ma ormai è un avvenimento che guida la trasformazione della società in tutte le sue forme. Cambia il rapporto tra le persone, modifica la comunicazione tra lo Stato e i cittadini e porta grandi trasformazioni al mondo del lavoro.

La rivoluzione digitale ha come punto di partenza il computer che non è solo principalmente uno strumento per rappresentare in forma statica i dati, ma diventa uno strumento potentissimo per lavorare sull'informazione. La convergenza al digitale (trasformazione dell'informazione in formato digitale) è il fulcro della rivoluzione digitale con cui le informazioni di tipo diverso vengono scritte attraverso lo stesso linguaggio di base (il linguaggio dei bit) e gestite attraverso lo stesso strumento (il computer). La convergenza al digitale (intesa come il progressivo trasferimento verso il formato digitale di tipologie diverse di informazione tradizionalmente collegate a media diversi) rende possibile una integrazione strettissima e totalmente inedita fra codici e linguaggi estremamente lontani tra loro. Questo processo non è da considerare come il frutto automatico di un mero progresso tecnologico; dal momento che esso coinvolge direttamente i modi di rappresentare, scambiare e organizzare l'informazione, la rivoluzione digitale non va intesa come una semplice riformulazione in un linguaggio nuovo di una realtà preesistente: ha forme nuove rese possibili dalla tecnologia, ma è frutto di scelte che non sono né unicamente né principalmente tecnologiche.

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Ed Wood è un cinico che non crede più a niente se non al suo lavoro e a qualche persona. Giovanissimo inizia a fare politica e ha peregrinato in vari movimenti in cerca di risposte.Un'esperienza politica traumatica in un movimento di dilettanti lo ha fatti riflettere sul futuro della politica e della sua terra ed è per questo che ha deciso di intraprendere la protesa diigitale in quanto internet, a differenza di televisione, radio e giornali, è veramente libero. Non ci potranno mai imbavagliare!!!


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